Francisco Sobrino, noto esponente del gruppo GRAV parigino, ha percorso due strade, la pittura e la scultura. Nella pittura Sobrino  realizza opere optical e quindi con lo studio dell'interazione opera-fruitore in osservanza ai principi del GRAV, mentre nella scultura egli realizza una opera -oggetto che al fruitore appare sempre come è indipendentemente dal punto di osservazione. Al massimo Sobrino gioca sulla differenza di luce tra il bianco ed il nero anche se le superfici del plexiglas sono finite lucide allo stesso modo. Nel caso di questa opera Sobrino realizza una sorta di cella costituita da una barretta di plexiglas bianca o nera che si ripete in direzione rettilinea partendo da un quadrato, bianco o nero. Quindi Sobrino fa ruotare di 180°, attorno ad un asse, la figura costituita dal quadrato e dalle barrette ottenendo la forma finale.

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