Abbiamo recentemente acquisito due opere di Joseph Kosuth della serie dei "Cathexis". La parola "Cathexis" deriva dal greco antico ed aveva il significato di uno stato mentale stabile o di controllo. Anche in filosofia si parlava di "Cathexis" ed era riferita ad una disposizione stabile dell'anima o del corpo
Il concetto fu ripreso da Freud per indicare un "investimento" di energia psichica su una persona, un'idea o un oggetto, cioè quando l'energia mentale viene trattenuta da un oggetto o da qualcosa.
Il concetto è stato utilizzato da Kosuth per mettere in evidenza che l'arte è anche quella di vedere cosa c'è dietro un oggetto, cioè l'idea da cui nasce e il suo significato, cioè quanta energia mentale impiega l'artista per creare un'opera e quanta energia mentale impiega lo spettatore per esserne affascinato al di là dell'estetica della rappresentazione o del suo valore.
Kosuth ebbe l'idea dei Cathexis nel 1981 come reazione alla spinta della critica per un ritorno al figurativo. Caratteristica comune di queste opere sono le dimensioni notevoli e la rappresentazione rovesciata delle immagini. Tutte le opere sono degli anni 1981-1982 e sono numerati da 1 a 48 secondo l'uso americano della numerazione, cioè #12, # 25 etc.
Quelle che abbiamo appena acquisite sono i numeri #33 e #34
In allegato l'immagine delle due opere e i cataloghi dove sono pubblicate