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Turi Simeti

Biography

Turi Simeti nasce ad Alcamo, in provincia di Trapani nel 1929. Si trasferisce a Roma nel 1958, dove avvia i primi contatti con il mondo dell’arte, e conosce tra gli altri l’artista Alberto Burri di cui frequenta lo studio. Da queste sollecitazioni deriva all’inizio degli anni Sessanta, una prima produzione di opere polimateriche. In questi stessi anni, Simeti soggiorna inoltre per lunghi periodi a Londra, Parigi e Basilea. Nei primi anni Sessanta, in sostanziale sintonia con coeve esperienze in ambito internazionale motivate da una comune volontà di azzeramento della tradizione e dei codici precostituiti dell’espressione artistica, il linguaggio di Turi Simeti si definisce attraverso l’acquisizione della monocromia e del rilievo come uniche forme compositive e si struttura principalmente intorno a un elemento geometrico, l’ellisse, che diventerà la cifra del suo lavoro artistico. Nel 1963 prende parte alla “Rassegna Arti Figurative di Roma e del Lazio”, al Premio Termoli e alla mostra “Arte Visuale” presso Palazzo Strozzi a Firenze, dimostrando di condividere le dinamiche delle ricerche visive e strutturali vicine all’arte programmata e alla Nuova Tendenza. Simeti partecipa con le sue opere a varie rassegne che nascono all’insegna di tale corrente, come la mostra “Nuova Tendenza 3” a Zagabria nel 1965, e le esposizioni tenute nella galleria Il Cenobio di Milano, a Modena e Reggio Emilia nel 1967, così come altre importanti rassegne internazionali dedicate a quell’area di ricerca, quali “Arte Programmata - Aktuel 65” e “Weiss auf Weiss” a Berna nel 1965 e 1966. Ancor più importante per l’acquisizione dell’opera di Simeti l’invito alla mostra internazionale “Zero Avantgarde”, che fa la sua prima uscita nel 1965 nello studio di Lucio Fontana a Milano, per proseguire con esposizioni nelle gallerie Il Punto di Torino e Il Cavallino di Venezia. Nel 1965, trasferitosi a Milano, realizza la sua prima personale nella Galerie Wulfengasse di Klagenfurt. L’anno seguente tiene una personale nella Galleria Vismara, presentata in catalogo da Giuseppe Gatt. Tra il 1966 e il 1969, invitato come Artist in Residence dalla Fairleigh Dickinson University, si trattiene per lunghi periodi a New York, dove allestisce uno studio e realizza numerose opere all’interno della poetica rigorosa che è andato definendo. Esposto in numerose gallerie italiane (Il Chiodo a Palermo, Giraldi a Livorno, Stefanoni a Lecco), già nella seconda metà degli anni Sessanta il lavoro di Simeti riceve interesse in Svizzera e in Germania, dove la sua fortuna andrà crescendo negli anni (nel 1971 espone nella prestigiosa Galerie M di Bochum, da Loehr a Frankfurt, nella galleria Bettina a Zürich). Nel 1971, nel segno di un’adesione al clima di contestazione dell’opera, Simeti realizza una performance nella galleria La Bertesca di Genova con la “Distruzione di un aliante”, di cui conserva i resti in bidoni blu firmati e numerati. Ciò non comporta però una trasformazione radicale del suo lavoro sulla superficie e sui volumi, anche se nei suoi lavori verrà manifestandosi un ulteriore senso di rarefazione delle presenze aggettanti, dimostrando un avvicinamento alle poetiche del minimalismo. Nei primi anni Settanta realizza altre personali a Bergamo, Verona, Rottweil, Düsseldorf, Oldenburg, Köln, München, e partecipa ad alcune mostre collettive, come “Estensione”, nella Casa del Mantegna di Mantova, confermando l’adesione del suo lavoro alle ricerche in ambito costruttivo. In questi anni l’opera di Simeti va configurandosi come una ricerca consequenziale, nel passaggio da opere singole a dittici e polittici con un elemento aggettante che viene spesso decentrato, e quindi con la sperimentazione di formati e sagome differenti, che raggiungeranno effetti di maggiore complessità spaziale nel corso degli anni Ottanta. Nella seconda metà degli anni Settanta la sua attività espositiva lo porta in diverse città europee come Basilea, Düsseldorf, Coblenza. Nel 1980 la Pinacoteca Comunale di Macerata ospita una mostra personale. Dallo stesso anno inizia a lavorare in un suo nuovo studio a Rio de Janeiro, città in cui trascorre lunghi periodi invernali e dove negli anni successivi espone ricevendo importanti consensi. Nel 1981, dopo aver collocato una scultura a Gibellina, espone sempre in Sicilia alla Galleria Pagano di Bagheria, presso l’Opera Universitaria di Palermo; nel 1982 tiene una personale nello Studio Grossetti di Milano. Negli anni seguenti le sue opere vengono esposte all’estero, la Galerie Passmann di Friburgo e la GaIerie Wack di Kaiserslautern nel 1983, la Galerie Maier di Kitzbüehl e la Galerie Ahrens di Coblenza nel 1984, la Galleria Paulo Figueiredo de Sao Paulo e la Galerie 44 di Düsseldorf nel 1985, lo esporrà alla fiera di Chicago, la Galerie Apicella di Bonn neI 1986 e la Galerie Monochrome di Aachen nel 1987. Dopo anni d’intensa presenza all’estero, Simeti torna ad esporre in Italia nel 1989 con una personale allestita nella Galleria Vismara di Milano. “La Tela Estroflessa nell’Area Milanese dal 1958 ad Oggi” presso la Galleria Arte Struktura nel 1989 e “‘Bonalumi - Castellani - Simeti /Tre Percorsi”, sempre a Milano, nella Galleria Millenium. Nel 1991, presentato in catalogo da Elena Pontiggia, espone un’ampia selezione di lavori al Museo Civico di Gibellina. Nel corso degli anni Novanta, oltre a personali di opere recenti a Rio de Janeiro, Biberach, Kaiserslautern, Milano (galleria Vinciana), Bolzano e Trapani, altre retrospettive hanno luogo nel 1996 nel Kunstverein di Ludwigsburg e a Erice, la seconda con testo in catalogo di Marco Meneguzzo. La sua opera va configurandosi ora attraverso la moltiplicazione e la dispersione degli elementi volumetrici- aggettanti ovali nella superficie, con una colorazione più intensa e diversificata, recuperando valori di relazione architettonica sempre più evidenti. Nel 1998 tiene una personale alla Galerie Kain di Basilea, seguita l’anno successivo da altre esposizioni a Biberach (di nuovo nella galleria Uli Lang), Ladenburg e Mannhein e dalla partecipazione all’esposizione “Arte in Italia negli anni 70” presso La Salerniana di Erice. Altre recenti personali dell’artista sono realizzate presso lo Studio d’Arte Harry Zellweger di Basilea e nella Galleria Uwe Sacksofsky ad Heidelberg, entrambe del 2000. Nel 2001 Simeti espone alla Civica Galleria d’Arte moderna di Gallarate. Tra il 2002 e il 2003 numerose mostre sono allestite in Italia e all’estero, tra cui la Fondazione Mudima, Milano, la Galleria Rino Costa, Casale Monferrato, la Galleria Bergamo, Bergamo, la Galleria Maier, Kitzbühel, Galerie Wack, Kaiserslautern, Immoblilia, Verona, la Galleria Giraldi, Livorno, Artesilva, Seregno, Carte d’arte Mostre, Catania. Nel 2004 le opere di Simeti sono esposte presso la Galleria Poleschi di Milano con una presentazione di Luca Beatrice. Segue nel 2005 un’esposizione a Lugano nello spazio ARTantide.com. Sempre a Lugano, nel 2006, la galleria BIM - Banca Intermobiliare propone una personale dell’artista. Ancora nel 2006 la Galleria Excalibur di Solcio di Lesa propone una personale presentata in catalogo da Flaminio Gualdoni. Tra le numerose mostre di quel periodo vanno segnalate le esposizioni personali alla GlobArt Gallery di Acqui Terme nel 2007 presentata da Paolo Campiglio , le mostre organizzate nel palazzo dello “Spazio Satura” a Genova e all’ Armanda Gori Casa D’Arte a Prato ed anche l’esposizione nel 2009 alla Maretti Arte di Montecarlo dove ha esposto una selezione delle opere più recenti. Sempre nel 2009 un’installazione di grandi operi bianche nel studio d’arte contemporanea Pino Casagrande a Roma e nel febbraio 2010 espone grandi opere nella galleria Salvatore + Caroline Ala, a Milano, in agosto una grande personale antologica ad Alcamo sua città natale, presentata in catalogo da Bruno Corà. 2011 Sala degli Stucchi, Villa Morosini, Rovigo. Da aprile a settembre Spazio Eventi Libreria Ferrarin, Legnago. Nel 2012 la galleria Artesilva propone una nuova esposizione di opere recenti, con catalogo curato da Matteo Galbiati. Simeti espone inoltre in due importanti gallerie straniere: la Galerie Linde Hollinger di Laderburg e la Mayor Gallery di Londra, che oltre alla splendida mostra antologica, presenterà l’artista a Art Basel. 
Turi Simeti muore a Milano il 16 marzo 2021

Tags: Turi Simeti - Simeti - ovale - Zero Avantgarde - Arte Programmata

Contributi:

Turi Simeti ha sviluppato una nuova ricerca estetica sulla base di un apparato architettonico sporgente, l'ingresso di una o più forme ellittiche all'interno della composizione, e della pittura monocromatica. Dopo un breve periodo giovanile sotto l'influenza del mito informale, tra parentesi comune agli artisti della sua generazione tra cui Piero Manzoni, già nel 1962 presentò i primi ovali (collage in cartoncino su tela e poco dopo tela su tela) che presto si evolvero  nell'elemento ellittico che è diventato il suo principale segno distintivo

 Ho verificato che la tela si muove meglio se mossa da un ovale piuttosto che da un tondo. L’ovale esercita la sua depressione con dolcezza e risulta un po’ asimmetrico, l’ovale è dolce, è un punto di eccitazione della superficie che prende vita e spessore grazie alla luce. La luce è importantissima nel mio lavoro quanto l’ombra. Turi Simeti

 

Turi Simeti - Informale

L'Informale nasce nel secondo dopoguerra coinvolgendo artisti sia europei che americani. Esso può essere considerato il punto di convergenza delle esperienze artistiche precedenti come il Cubismo. l'Espressionismo e il Surrealismo. Dal nome stesso si evidenzia che l'arte informale è un'arte senza forma e quindi si distingue sia dall'arte figurativa che dall'arte astratta. Infatti l'arte figurativa si basa sulla rappresentazione di quel che si vede, mentre l'arte astratta si compone essenzialmente di figure geometriche. L'arte informale per elaborare un'opera usa anche materiali inusuali, basti pensare ai sacchi di juta e alle materie plastiche di Burri o ai fiammiferi di Aubertin. L'arte informale si caratterizza anche per l'uso di forme che hanno una netta tridimensionalità, tipicamente i lavori di Bonalumi e di Castellani, che permettono di giocare sia sulla loro distribuzione sul piano della tela che sull'alternanza di luci e ombre a seconda della luce incidente. Come detto l'Informale fu un movimento mondiale di cui fecero parte il tedesco naturalizzato francese Hans Hartung, lo svizzero Schneider, il Gruppo Zero; Pollock e De Kooning negli Stati Uniti, li gruppo GUTAI in Giappone con, tra gli altri, Shozo Shimamoto e Kazuo Shiraga.

Tags: informale - Aubertin - Bonalumi - Castellani

Turi Simeti

Opere in Vendita

Turi Simeti - Quattro ovali bianchi

Quattro ovali bianchi

Anno : 1997

Dimensione : cm 120x120

Tecnica : acrilico su tela sagomata

Autenticazione : autentica di Turi Simeti su foto

Turi Simeti - Un ovale bianco

Un ovale bianco

Anno : 2017

Dimensione : cm 30x30

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti

Opere vendute o non disponibili

Turi Simeti - Quattro ovali bianchi

Quattro ovali bianchi

Anno : 1998

Dimensione : diametro cm 58

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - 4 ovali rossi

4 ovali rossi

Anno : 2000

Dimensione : cm 53x38,3

Tecnica : acrilico e impressione su cartoncino

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Turi Simeti - 4 ovali gialli

4 ovali gialli

Anno : 2000

Dimensione : cm 53x39

Tecnica : acrilico e impressione su cartoncino

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Turi Simeti - Tre ovali bianchi

Tre ovali bianchi

Anno : 2015

Dimensione : cm 117x170

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Giallo

Giallo

Anno : 2015

Dimensione : cm 30x30

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Tre ovali neri

Tre ovali neri

Anno : 1993

Dimensione : cm 81x122x12 (un elemento)

Tecnica : scultura in PVC

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Turi Simeti - Quattro ovali neri

Quattro ovali neri

Anno : 1993

Dimensione : cm 120x200

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Tre ovali rossi

Tre ovali rossi

Anno : 2000

Dimensione : cm 60x36

Tecnica : calcografia su carta

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Turi Simeti - Un ovale marrone

Un ovale marrone

Anno : 2005

Dimensione : cm 35x60

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Un tondo in grigio

Un tondo in grigio

Anno : 1991

Dimensione : cm 96x96

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Tre ovali rossi

Tre ovali rossi

Anno : 2004

Dimensione : cm 80x80

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Otto ovali marrone

Otto ovali marrone

Anno : 1990

Dimensione : cm 120x100

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Sei ovali sabbia

Sei ovali sabbia

Anno : 2006

Dimensione : cm 120x100

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Dittico rosso (sinistro)

Dittico rosso (sinistro)

Anno : 2011

Dimensione : cm 100x100 (totale cm 100x200)

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Dittico rosso (destro)

Dittico rosso (destro)

Anno : 2011

Dimensione : cm 100x100 (totale cm 100x200)

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Tre ovali bianchi

Tre ovali bianchi

Anno : 2002

Dimensione : cm 80x80

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Tre ovali rossi

Tre ovali rossi

Anno : 2010

Dimensione : cm100x50

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Sei ovali rossi

Sei ovali rossi

Anno : 2001

Dimensione : cm 60x60

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Cinque ovali gialli

Cinque ovali gialli

Anno : 1988

Dimensione : cm 60x60

Tecnica : acrilico su tela sagomata

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Turi Simeti - Due ovali bianchi. Dittico sx

Due ovali bianchi. Dittico sx

Anno : 2014

Dimensione : cm 70x70

Tecnica : acrilico su tela sagomata

Autenticazione : autentica di Turi Simeti su foto

Turi Simeti - Due ovali bianchi. Dittico dx

Due ovali bianchi. Dittico dx

Anno : 2014

Dimensione : cm 70x70

Tecnica : acrilico su tela sagomata

Autenticazione : autentica di Turi Simeti su foto

Turi Simeti - Un ovale bianco

Un ovale bianco

Anno : 2014

Dimensione : cm 30x30

Tecnica : acrilico su tela sagomata

Autenticazione : autentica di Turi Simeti su foto

Turi Simeti - Sette ovali bianchi

Sette ovali bianchi

Anno : 2015

Dimensione : cm 115x170

Tecnica : acrilico su tela sagomata

Autenticazione : autentica su foto di Turi Simeti. Opera archiviata

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