Opere
Gilberto Zorio
Biografia
Correnti Artistiche
Contributi

Gilberto Zorio nasce nel 1944 a Andomo Micca. Dopo studi all'Accademia Albertiana di Torino, è stato fra i principali esponenti dell'Arte Povera, che si inserisce nella più generale tendenza all'arte processuale, un'arte cioè che mette a nudo i propri elementi e procedimenti, si rivela nel suo farsi e sostituisce alla tradizionale rappresentazione la presentazione diretta dei materiali. L'energia è la costante che attraversa l'intera opera di Gilberto Zorio. La stella, figura cosmica ricorrente nel lavoro di Gilberto Zorio, appare nel 1972 per la prima volta in un'opera in cui una pelle animale diventa autoritratto dello stesso artista (la stella è al posto degli occhi). Filo incandescente (1970), giavellotto (1971), raggio laser (1975) sono i vettori d'energia che costruiscono di volta in volta la forma stellare. Vasi, bacinelle e crogioli, come Alambicchi di vetro e di piombo costituiscono alchemici processi di trasformazione. Zorio dal 1967 ha partecipato alle principali mostre dell'Arte Povera ed innumerevoli sono le sue mostre, personali e collettive, presso spazi pubblici e privati. Fra l'altro: al 1976 risale la personale al Kunstmuseum di Lucerna, poi espone in numerose istituzioni museali come lo Stedelijk Museum di Amsterdam (1979), la Galleria Civica di Modena e il Kunstverein di Stoccarda (1985), Il Centre d'Art Contemporain di Ginevra e il Centre Georges Pompidou di Parigi (1986), la Philadelphia Tyler School of Art (1988), la Fundacao de Serralves di Oporto (1990), L'Istituto Valenciano de Arte Moderna di Valencia (1991), il Centro per l'Arte Contemporanea Pecci di Prato (1992), Documenta di Kassel (1992) la Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Trento (1996), il Dia Center for the Arts di New York (2001).

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